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forma di croce latina, com'è di presente. Quantunque sia vero che perciò il Maderna defraudava la grande Basilica di quel sorprendente effetto ch'essa doveva produrre sugli spettatori e visitatori di essa, si deve però confessare che egli allungandola diede ad essa proporzioni superiori d'assai a quelle d'ogni altro tempio della cristianità, e la fece così corrispondente alle bisogne degli augusti ufficj del culto nelle più grandi solennità della chiesa, alle quali bisogne, secondo la generale persuasione non avrebbe corrisposto la Basilica eseguita dietro l'originario piano del Bramante.

Le tre navate furono compite nell'anno 1612, e negli anni susseguenti fino all'anno 1626 si compivano tutti gli abbellimenti e le decorazioni del tempio interno, cosicchè sotto Urbano VIII. nel dì 18 di Novembre 1626 poteva effettuarsi la dedicazione del tempio. Finalmente Bernini, che fu l' ultimo dei proseguitori di questa grandiosa costruzione, aggiunse davanti il tempio la magnifica facciata coll' atrio, la decorò colle maestose colonne ed attorniò nell'anno 1667 la grande piazza davanti al tempio con quei celebri colonnati che, disposti in ordine semielittico, conferiscono tanto all'inesprimibile incanto, onde la facciata affascina i risguardanti.

2. La Basilica ha una estensione complessi

va, che supera di gran lunga le singole grandezze di tutti i tempj dell' orbe cattolico, essendo ch'essa ha una area di 1999.26 piedi quadrati parigini; mentre l'area del duomo di Milano ne conta 110.808, quella di s. Paolo in Londra 102,620, quella di s. Sofia in Costantinopoli 90.864, e quella del duomo di Colonia soltanto 69.400 piedi parigini quadrati.

Per ciò che riguarda le dimensioni dell' interiore ampiezza sono alquanto diverse le opinioni; v' ha chi le amplifica e chi le restringe. Noi per tenersi nel mezzo di siffatte discrepanze crediamo di attribuire a questo portentoso tempio quelle degli scrittori i più concordanti, vale a dire: la lunghezza del tempio 613 piedi parigini, l'altezza della navata di mezzo 166 piedi, la sua larghezza 87, tutte le tre navate assieme 200 piedi. L'altezza della cupola 466 piedi p. La chiesa conta finestre 290, statue 390, altari 46, colonne 748.

3. Ora facciamoci a considerare alquanto le speciali sue bellezze e singolarità. Entrando nel portico ci troviamo al di dentro della facciata in un atrio il quale sarebbe da per sè medesimo una Cattedrale tale è la sua lunghezza. All' estremità destra di esso sta eretta la statua dell' imperatore Costantino, alla estremità sinistra la statua di Carlo Magno. Il tempio ha cinque porte, ma per quattro soltanto vi è l'entrata,

essendochè l'ultima porta laterale a destra non si apre che nell' anno santo. Quella di mezzo è di bronzo. L'interno della basilica ha, come venne già osservato, tre navate. Gli stucchi della volta, che fanno un bellissimo effetto, furono rinnovati da Clemente XIV. e Pio VI. Fra i pilastri vi sono grandi nicchie colle statue dei fondatori degli ordini religiosi.

Appena si entra nell' interno, si scorge da lungi la confessione di s. Pietro e dietro di essa più da lungi la tribuna nel fondo dell' abside dove sta la sedia di s. Pietro apostolo. Al di so. pra e in alto si può vedere ed ammirare la volta della Basilica con una parte dell' interno della cupola. Le colonne ed i pilastri di tutte le tre navate sono di marmi antichi e gli ornati marmorei delle pareti contengono medaglioni con ritratti de' Pontefici: il tutto eseguito dietro i disegni di Bernini.

4. Ora passiamo nella navata minore a destra.

La prima cappella presso alla porta santa è dedicata alla Pietà, coll' altare rappresentante l'effigie della Madonna che tiene Gesù morto, scolpita da Michelangelo. Questa cappella contiene dentro ai grandi piloni, che la fiancheggiano a sostegno della vôlta, altre due cappellette; l'una ad uno de' suoi lati, è quella del Santissimo Crocefisso con due altari. La seconda all'altro lato è la cappella della colonna, così

detta per una delle colonne elicoidi, già appartenenti al tempio di Gerusalemme che stavano davanti all'altare dell'antica confessione. È tradizione, che presso quella colonna si appostasse Gesù, quando disputava nel tempio di Gerusalemme.

Da questa cappella andando oltre nella navata si passa fra i due grandi pilastri e sotto la vôlta che essi portano, e quivi a destra osservasi la tomba di Leone XII. ed a sinistra quella della Regina Cristina; quindi si entra nella seconda cappella, che è di s. Sebastiano raffigurato sull' altare in mosaico del Domenichino; e andando più innanzi si vede fra due ulteriori grandi pilastri, a destra il sepolcro di Innocenzo XII. di rincontro a quello di Matilde, disegno e lavoro di Bernini. Da qui si passa nella terza cappella che è più grande delle due precedenti ed è chiusa da eleganti, forti ed alti cancelli di ferro. Quivi è l'altare del Santissimo Sacramento, circondato da piccoli cancelli di marmo; il ciborio è di bronzo, modellato dal Bernini e gettato dal Lucenti. Il quadro, che sovrasta all'altare e rappresenta la santissima Trinità fu dipinto da Pietro da Cortona. A destra di quest' altare nel pavimento è rimarchevole il bel monumento di Sisto IV. in bronzo, di Pollajuolo. A sinistra è la porta conducente al Vaticano per una scala ; e vi è là pure una picco

la orchestra con organo, sotto cui havvi la porta conducente nella quarta cappella che è la Gregoriana.

All'ingresso di questa cappella si presentano fra i grandi pilastri il monumento di Gregorio XIII. e quello di Gregorio XIV. opera di Rusconi il primo, e di Prospero di Brescia il secondo. Entro alla cappella sorge tutto brillante d'alabastro, di preziose pietre e di ametisti l'altare della Madonna del Soccorso, il quale è il primo fra gli altri privilegiati dei sette di questa Basilica (1). Sotto l'altare riposa il corpo di s. Gregorio Nazianzeno, e a destra trovasi la tomba di Gregorio XVI disegno e scoltura del cav. Amici. Davanti questa cappella, appoggiato ad uno dei quattro enormi pilastroni (2) che sostengono la grandiosa cupola, evvi l'altare di s. Girolamo ed un mosaico del Dominichino rap

(1) Come le sette Basiliche sono chiese privilegiate, vale a dire arricchite dal tesoro delle plenarie indulgenze per coloro che devotamente ne facciano le visite, così in ognuna di queste sette Basiliche vi sono altari privilegiati; cioè tali che ad essi sono congiunte le plenarie indulgenze per coloro che ogni mese si recano piamente a visitarli adempiendo insieme le pratiche di religione prescritte a questo effetto.

(2) Osserviamo qui di passaggio, come ognuno di questi quattro pilastroni ha il diametro di più di 60 piedi, che basterebbe ad un tempio ben altro che angusto.

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