Ateneo Veneto: revista di scienze, lettere ed arti

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Ateneo Veneto, 1901
 

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Seite 251 - Alamanni, per freddo e caldo segui il signor nostro, servi per amendua, rifa' i miei danni. Il qual, se vuoi di calamo et inchiostro di me servirsi e non mi tór da bomba, digli: — Signore, il mio fratello è vostro. — Io, stando qui, farò con chiara tromba il suo nome sonar forse tanto alto, che tanto mai non si levò colomba. A Filo, a Cento, in Ariano, a Calto arriverei, ma non sin al Danubbio, ch'io non ho pici gagliardi a sì gran salto.
Seite 369 - Io dal mio poggio quando tacciono i venti fra le torri della vaga Firenze, odo un Silvano ospite ignoto a...
Seite 251 - Se avermi dato onde ogni quattro mesi ho venticinque scudi, né si fermi che molte volte non mi sien contesi, mi debbe incatenar, schiavo tenermi, obbligarmi eh...
Seite 279 - Me vero primum dulces ante omnia Musae, 475 quarum sacra fero ingenti percussus amore, accipiant, caelique vias et sidera monstrent, defectus solis varios lunaeque labores; unde tremor terris, qua vi maria alta tumescant obicibus ruptis rursusque in se ipsa residant, 480 quid tantum Oceano properent se tinguere soles hiberni, vel quae tardis mora noctibus obstet.
Seite 366 - Forse (o ch'io spero!), artefice di Numi, Nuovo meco darai spirto alle Grazie Ch'or di tua man sorgori dal marmo. Anch'io Fingo e spiro a...
Seite 340 - ... le sue parole edificano e non distruggono, emendano e non corrompono, illuminano e non attristano chi le accoglie, e producono frutti durevoli di pace, di amore, di giovamento universale ; finalmente è profeta...
Seite 366 - Limpido fra le quete ombre di mille Giovinetti cipressi alle tre Dive L'ara innalzo, e un fatidico laureto In cui men verde serpeggia la vite La protegge di tempio, al vago rito 15 Vieni, o Canova, e agl'inni.
Seite 316 - Replicando poi altre volte lo scherzo, strisciando ora con maggiore ed ora con minor velocità, il sibilo riusciva di tuono or più acuto ed or più grave; ed osservai, i segni fatti nel suono più acuto esser più spessi, e quelli del più grave più radi, e...
Seite 303 - VSI tale avviso essermi stato di poco gusto, nel vedere come di un mio studio di più di quarant' anni, conferitone buona parte con larga confidenza al detto Padre, mi deva ora esser levato la primizia, e sfiorata quella gloria, che tanto avidamente desideravo, e mi promettevo da si lunghe mie fatiche...
Seite 212 - Soncino, onor de' compagnoni, amor della brigata al par cammina, a cui molto spiacean certi catoni che schivan di calar nella cantina; comparve dopo con due ganascioni tinti di grana rilucente e fina Curzio Giambelli, e appunto di quel conio che son dipinte a Zefiro o Favonio; 56.

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