Le opere di Galileo Galilei: Opere astronomiche. 1842-1853

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Società Editrice Fiorentina, 1842
 

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Seite 118 - intensive, in quanto colai termine importa intensivamente, cioè perfettamente alcuna proposizione, dico, che l'intelletto umano ne intende alcune così perfettamente, e ne ha così assoluta certezza, quanto se n' abbia l'istessa natura; e tali sono le scienze matematiche pure, cioè la Geometria e l'Aritmetica: delle quali l'intelletto
Seite 120 - gì' intervalli musici, nello stabilir precetti e regole per potergli maneggiar con diletto mirabile dell'udito, quando potrò io finir di stupire? Che dirò dei tanti e sì diversi strumenti? La lettura dei Poeti eccellenti di qual meraviglia riempie chi attentamente considera l'invenzion de' concetti e la spiegatura loro? Che diremo
Seite 128 - Ma quando pure voi vogliate continuare in questo modo di studiare, deponete il nome di filosofi, e chiamatevi o istorici o dottori di memoria; che non conviene che quelli, che non filosofano mai, si usurpino l'onorato titolo di filosofo. Ma è ben ritornare a riva, per non entrare in un pelago infinito, del quale in
Seite 120 - accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta. Sia questo il sigillo di tutte le ammirande invenzioni umane, e la chiusa de' nostri ragionamenti di questo giorno; ed essendo passate le ore più calde, il signor Salviati, penso io, che avrà gusto di andare a godere dei nostri freschi in barca, e domani vi starò attendendo
Seite 118 - abbia l'istessa natura; e tali sono le scienze matematiche pure, cioè la Geometria e l'Aritmetica: delle quali l'intelletto divino ne sa bene infinite proposizioni di più, perché le sa tutte; ma di quelle poche intese dall' intelletto umano, credo, che la cognizione agguagli la divina nella certezza obiettiva, poiché arriva a comprenderne la necessità, sopra la quale non par che possa esser sicurezza maggiore.
Seite 478 - ambiente dovesse totalmente obbedire al rapimento della conversion terrestre; sì che in tali luoghi, mentre che la Terra si volge verso oriente, si dovrebbe sentir continuamente un vento che ci ferisse, spirando da levante verso ponente; e tale spiramento dovrebbe farsi più sensibile, dove la vertigine del globo fusse più veloce; il che sarebbe
Seite 119 - è di un semplice intuito; e dove noi, per esempio, per guadagnar la scienza d' alcune passioni del cerchio, che ne ha infinite, cominciando da una delle più semplici, e quella pigliando per sua definizione, passiamo con discorso ad un' altra, e da questa alla terza e poi alla quarta,
Seite 402 - sua sapienza, non potrei per me stesso, per quanto mi detta il mio discorso, accomodarmi a crederlo; tuttavia quando pure il fatto stesse in altra maniera, nessuna renitenza sarebbe in me di credere alle ragioni che da più alta intelligenza mi venissero addotte. Intanto, quando mi vien detto che sarebbe inutile e vano un immenso spazio
Seite 402 - tra gli orbi dei pianeti e la sfera stellata privo di Stelle, e ozioso; come anco superflua tanta immensità per ricetto delle Stelle fisse, che superi ogni nostra apprensione, dico che è temerità voler far giudice il nostro debolissimo discorso delle opere di Dio, e chiamar vano o superfluo tutto quello dell'Universo che non serve per noi.
Seite 209 - che (pur che il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in là) voi non riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti; né da alcuno di quelli potrete comprender se la nave, cammina, o pure sta ferma. Voi saltando passerete nel tavolato i medesimi

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