Dante, Shakespeare, Göthe, nella rinascenza europeaD. Tedeschi e figlio, 1888 - 166 Seiten |
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Seite 34 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Seite 69 - Fulvido di fulgore, intra duo rive, Dipinte di mirabil Primavera. Di tal fiumana uscian faville vive, E d' ogni parte si mettean ne' fiori , Quasi rubin, che oro circonscrive.
Seite 70 - Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, 5 E la bontà che la fece cotanta, Si come schiera d' api che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran Fior discendeva, che s' adorna Io Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo Amor sempre soggiorna.
Seite 69 - Però non ebber gli occhi miei potenza Di seguitar la coronata fiamma, Che si levò appresso sua semenza. E come il fantolin, che in ver la mamma Tende le braccia poi che il latte prese, Per l...
Seite 82 - L'uno al pubblico segno i gigli gialli Oppone, e l'altro appropria quello a parte, Sì ch' è forte a veder qual più si falli. 35 Faccian gli Ghibellin , faccian lor arte Sott...
Seite 74 - Ch' esser non lascia a voi Dio manifesto. Come quando, cogliendo biada o loglio, Gli colombi adunati alla pastura, Queti senza mostrar 1' usato orgoglio, Se cosa appare ond...
Seite 34 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L' immaginar fallace Mi condusse a veder mia donna morta; E quando l'avea scorta, Vedea che donne la covrian d...
Seite 73 - Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati la notte che le cose ci nasconde, che, per veder...
Seite 117 - Thus conscience does make cowards of us all; And thus the native hue of resolution Is sicklied o 'er with the pale cast of thought; And enterprises of great pith and moment, With this regard, their currents turn awry, And lose the name of action...
Seite 75 - Non potea rivedere ond' io m' entrassi : Ed ecco più andar mi tolse un rio, Che inver sinistra con sue picciole onde Piegava l' erba che in sua ripa uscio. Tutte l' acque che son di qua più monde, Parrieno avere in sé mistura alcuna, Verso di quella che nulla nasconde ; Avvegna che si muova bruna bruna Sotto l' ombra perpetua che mai Raggiar non lascia sole ivi né luna. Coi pie ristetti e con gli occhi passai Di là dal fiumicello, per mirare La gran variazion de...