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13. Al collegio de PP. Gesuiti Scozzesi di Douay, che hanno perduta l'esattione delle loro rendite di Scotia, e hanno sei Padri più del solito, essendo venti presentemente e che del continuo sono obligati ad alloggiare passaggieri, quali vanno a rifugiarsi altrove...

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14. Al collegio de PP. minoriti Inglesi di Douay, li quali in numero di 54 oltre qualche supranumerario si trovano privi delle elemosine d'Inghilterra, colle quali erano soliti a sostentarsi per piu d'otto mesi l'anno 15. Al collegio secolare Ibernese di Tornay, le rendite del quale non ascendano a 200 scudi annui, onde il vitto degli alunni, che hora sono 8, dipende dalle elemosine e provisioni solite mandarsi d'Ibernia et hora affatto cessate. Inoltre vi è concorso grande di passaggieri Ibernesi esuli per la persecutione

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16. Al collegio secolare Ibernese di Lilla: Sono li collegiali più di 20 et in vece di ricever le solite assistenze d'Ibernia sono obligati mandar colà danari per facilitar le spese de viaggi a giovani, che sono capaci di venir a studiar in Fiandra

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Al Canonico Joyes et a D. Patritio Hugonico Ibernesi, le case de quali in Brusselles hanno sempre 6 o 8 poveri chierici Ibernesi, che studiano, si fanno Preti e poi tornano alle missioni d'Ibernia, onde sono come collegi, a tutti due la metà per ciascheduno

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300 0

720 0

150 0

480 0

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300 0

A 12 Sacerdoti Inglesi che esiliati per riguardo della presente persecutione unitamente richiesero qualche assistenza.

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A diverse persone secolari Inglesi et Irlandesi quà rifugiate per la stessa occasione

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230 8

120 0

15 0

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24 0

A Don Thomaso Symons stato gia Vicario Generale Kilmorense in lbernia

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A Due Padri Agostiani Ibernesi rifugiati nella provincia di Fiandra

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Somma

12,959 8

Ristretto delle calamità, che per la presente persecutione d'Inghilterra patiscano le Monache della stessa natione in Fiandra e notitia dell elemosine trasmesse loro da Brusselles.

1. Alle Monache Agostiniane in Lovanio, che si suppongono essere in numero di quaranta et hanno dieci zitelle inglesi, gl'alimenti delle quali non sono pagati da loro Parenti a riguardo della persecutione, e che non cavano alcun profitto da un capitale, che hanno in Inghilterra di 20 mila fiorini

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2. Alle Monache scalze d'Anversa, che si suppongono essere in numero quaranta et hanno perduto 5 mila fiorini contanti et alle quali resta inutile un capitale di 60 mila fiorini havendo perduto inoltre le abondanti elemosine che erano solite a ricevere.

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3. Alle Monache Benedettine di Gante, che in numero di sessanta solevano ricevere d'elemosine et entrate d'Inghilterra dieci mila fiorini l'anno, e che da Settembre in qua non hanno ricevuto denaro alcuno ...

4. Alle Monache Domenicane di Brusselles, le quali si suppongono essere in numero di dieciotto, et sufficientemente dotate dal Sig" Card1. Norfolck foro fundatore perdono le entrate d'Inghilterra, che sono le principali, e sono astrette a consumare il capitale di poche entrate, che hanno in Fiandra

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5. Alle Monache Carmelitane, che si suppongono in numero di vent'una, et perdono un'entrata di 800 fiorini oltre le consuete elemosine d'Inghilterra, e l'habitatione delle quali ha necessità de'essere riparata

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6. Alle Monache Benedettine di Brusselles, le quali in numero di ventisei hanno perduto 13,500 fiorini preparati già in Londra per mandare in Fiandra, perdono 350 fiorini annui, vivono di pane et aqua, hanno 6 mila fiorini di debito, et sono le più antiche monache Benedettine Inglesi in Fiandra

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7. Alle Monache Agostiniane di Bruges, che si suppongono essere in numero di quaranta, et oltre perdute le rendite et elemosine solite d'Inghilterra sono in peri

480 0

240 0

828 0

240 0

252 0

390 0

colo evidente di perdere la dote di due monache et altri denari depositatí in Londra, et hanno molte educande, alle quali non si somministra più da Parenti alcuna assistenza.

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480 0

8. Alle monache penitenti rinchiuse del terzo ordine di S. Francesco in Bruges, che sono più di quaranta, hanno perduto le rendite et elemosine d'Inghilterra e poche assistenze ricevono dalli Parenti delle loro educande

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9. Alle monache di S Chiara di Gravelinga, ch'in numero di sessanta cinque hanno cento doppie sole di rendita in Fiandra, ne possono cercare elemosine fuori della detta città, molto povera e piccola, e che durante la persecutione non hanno ricevuto ne pure uno scudo delle rendite et elemosine d'Inghilterra essendo vissute per mero effetto della providenza.

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10. Alle Monache di S Chiara in Aire, che in numero di trenta non hanno ne possono havere entrata alcuna, e che hanno perdute tutte le assistenze d'Inghilterra, le quali consistevano in elemosine, legati pii et messe, che i Padri missionarii celebravano in quel Regno facendo mandare le elemosine alle Madri sudette

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11. Alle Monache Carmelitane d'Hoogstrate, le quali si suppongono essere in numero di sei, e da poco tempo in qua havevano principiata la fondatione del monastero, che hora per mancanza de soccorsi sperati d'Inghilterra non può continuarsi, non che perfettionarsi

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12. Alle Monache di S. Chiara di Donkerken, le quali si suppongono essere in numero di venticinque, e solevano ricevere mille scudi in circa l'anno d'elemosine, e che hora ne possono cercare elemosine di qua dal mare, ne ricevono cosa alcuna d'Inghilterra havendo perdute in oltre alcune centinaia di doppie, le quali erano depositate in mano del Coleman segretario della Signora Duchessa d'Jorck giustitiato

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13. Alle Monache Benedettine d'Ipri, le quali si suppongono essere quattro e non possedendo rendita alcuna in Fiandra, hanno perduto quanto possedevano

600 0

960 0

360 0

60 0

260 0

in Inghilterra, e come ultimamente fondate non hanno assistenze e confidano nella sola providenza

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14. Alle Monache del S. Sepolchro in Liegi, ch'in numero di quarantadue hanno perduto un capitale di mille e cento scudi, et un entrata di cento dieci doble in Inghilterra, ne godono una terza parte dell'entrate che possedono nel Liegese, per riguardo di disastri della guerra, onde per vivere s'ajutano colli lavori che vanno facendo per cavar denari

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15. Alle Monache Benedettine di Dunkerke, che più di quaranta in numero oltre un capitale d'otto mila scudi restato infruttuoso per essere nelle mani d'un protestante Inglese, hanno perduto una rendita di 400 scudi et altre vitalitie havendo vissuto sin hora d'un elemosina fatta loro dal Re di Francia non havendo di quà del mare entrata veruna per haverle portate tutte in Inghilterra come paese esente dalla guerra

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16. Alle Monache Benedettine di Cambray, che senza il confessore e servitori sono circa quaranta, e che doppo perduti per disgratie occorse negli anni scorsi in Inghilterra e Fiandra 30 mila scudi di crediti, vivevano di poche entrate et elemosine di Londra perdute tutte, nell' essere stato preso e giustitiato il P. Pequering, ch'era loro Agente et conservava le scritture et il denaro. Dette monache hanno gia un debito di 2300 scudi

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60 0

510 0

600 0

Somma

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600 0

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6,920 0 12,959 8

E più per l'Elemosine notate nei fogli precedenti... Onde restano 120 e soldi 12 da distribuirsi a Sacerdoti, o altri poveri delle predette Nationi secondo la mente di Nostro Signore

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120 12

Quali somme ascendono a venti mila fiorini

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20,000 0

LXXXV.

DEDICATION OF THESES TO THE ARCHBISHOP OF CASHEL AND THE BISHOP OF OSSORY, AUGUST, 1687.

(FROM THE MUSEUM OF THE OSSORY ARCHAEOLOGICAL SOCIETY.)

Illustrissimo et Reverendissimo Domino, D. Joanni Brenano, Archiepiscopo Casselensi, Metropolitano ac Primati Provinciae Momoniae, atque Episcopo Administratori Waterfordiensi et Lismorensi, Necnon Illustrissimo et Reverendissimo Domino, D. Jacobo Phelano, Episcopo Ossoriensi,

Dominis ac Patronis suis gratiosissimis.

Orbis olim totius civem num recte se dixerit Socrates quaerant curiosi rectius meo judicio vice versa habet quod glorietur urbs Kilkenia, cui de uno Socrate cum aliis orbis urbibus non sunt intentandae lites, cum duas tam lucidas dederit Ecclesiae lucernas, cum duas tam praeclaras sine lite sibi vindicat Ecclesiae columnas : Vos, vos, inquam, Illustrissimi et Reverendissimi Praesules, vos lucernas jure optimo nuncupo, quos merita vestra super Ecclesiae candelabrum posuere, "ut luceat lux vestra coram hominibus:" lucet sane nec mirum lux vestra coram hominibus, quippe qui uti veri Apostolorum successores onus ministerii Episcopalis sortiti estis, ita eorundem ominosissima nomina non inania tulistis: JOANNES enim et JACOBUS fratres meruerunt dici Domini, ambo Apostoli, atque prae caeteris dilecti Christi discipuli: et ut Tecum Illustrissime et Reverendissime Archi-Praesul Joannes incipiam, alium Te Joannem, aquilam videlicet in divinis penetrandis arcanis invenio, quando per continuos quatuordecim annos in celeberrimo Propagandae Fidei gymnasio Romano Philosophicam, ac Theologicam cum magna Tui laude, aliorumque ingenti fructu moderatus es cathedras, fructu sane quem tot dissitae orbis agnoscunt plagae quas Tui a Te haustae discipuli orthodoxae enutriunt doctrinae pabulo, quo se veros propagandae fidei filios, Teque magistrum probant. Ipse talem Te probasti, approbarunt purpurati Patres, approbarunt Summi Pontifices, quibus ut Joannes Christo, ita Tu illis Christi Vicariis percharus extiteras. Confirmavit Sanctissimus Innocentius undecimus, cum Tibi ut Joannis aemulatori, qui omnium Asiae Ecclesiarum Pater et Rector erat, ultra communem et supremam omnium Momoniae ecclesiarum curam in

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