Abbildungen der Seite
PDF
EPUB

rata, ha questo Salmo tra' Penitenziali locato il primo.

[ocr errors]

2

[ocr errors]

1

La Constituzione di sì fatto Salmo è tale, Signore non mi castigate come Giudice con collera, lasciandomi cadere in mano de' mier tentatori, il Demonio, il Mondo, e la Carne ma correggetemi , come Medico, con è amore; più tosto mandandomi delle tribulazioni, e de' guai. A muover però Dio a esaudirlo, varie ragioni produce: altre delle quali Sono tratte dalle cause altre dagli effetti. Le prime son due l'una è la misericordia di Dio: Io son ben certo ec. l'altra è la sua facchezza: Aggi pietade ec. Le seconde sono similmente due: la prima è, che il Signore non perdonandogli mancherà di sue fodi: Perche se meco ec. La seconda è, che perdonandogli, ne farà egli Davide penitenza: Se tu discarghi ec. A muovere però vie più Dio ad esaudirlo, confessa con ogni umiltà il suo demerito: e quasi questo egli opponendo a se stesso: È vero dice, ch' io non dovrei essere esaudito: Ma quando io considero. Ciò non ostante sciogliendo questa sua opposizione, e paura, sul riflesso dell' infinita bontà Divina: Voi, dice, m' esaudirete però, o Signore, per la somma vostra benignità.

Ma Davide non era solamente gran Santo,

e pieno di vivissima fede: ma era ancora gra Poeta, e pieno di altissimo estro. La co chiusione, nel modo predetto allegata, avrebl reso prosaico, e cascante il Componiment Egli con una voltata tutta poetica e propr d'un elevato intelletto, rivolto a' suoi tent tori: Partitevi da me, dice, che Dio m' 1 esaudito nè temo punto di voi poich' eg mi ha preso sotto l'ombra delle ale sue: e ì ha condonata ogni colpa: Partitevi da me e Proprietà delle gran menti è d' intendersi f loro con agevolezza. Dante ha penetrati pr fondamente, e indicati nella sua Versione qu sti sensi di Davide come dalle Annotazio si farà ancora più chiaro.

1

[ocr errors]

1. DOMINE

OMINE ne in furore tuo arguas me: neque in ira tua corripias me.

II. Miserere mei Domine, quoniam infirmus sum sana me Domine, quoniam conturbata sunt ossa mea.

III. Et anima mea turbata est valde: sed tu Domine usquequò?

IV. Convertere Domine, et eripe animam meam : salvum me fac propter misericordiam tuam.

V. Quoniam non est in morte qui memor sit tui: in inferno autem quis confitebitur

tibi?

VI. Laboravi in gemitu meo: lavabo per singulas noctes lectum meum: lacrymis meis stratum meum rigabo.

I.

SIGNOR, non mi riprender con furore;

E non voler correggermi con ira ;

Ma con dolcezza, e con perfetto amore (1). Io son ben certo, che ragion ti tira Ad esser giusto contro a peccatori: Ma pur benigno sei a chi sospira (2). II. Aggj (3) pietate de' miei gravi errori : Però ch' io sono debile, ed infermo : Ed ho perduti tutti i miei vigori (4). Difendimi, o Signor, dallo gran vermo (5); E sanami: imperò ch' io non ho osso, Che conturbato possa omai star fermo (6). III.E per lo cargo)grande, e grave, e grosso, L'anima mia è tanto conturbata "

Che senza il tuo ajuto io più non posso.. IV. Ajutami, o Signor, tutta fiata (8): Convertimi al ben fare presto presto (9): Cavami l'alma fuor delle peccata (10). Non esser contra me così molesto (11): Ma salvami per tua misericordia

[ocr errors]

Che sempre allegra il tristo core, e mesto. V.Perchè (12), se meco quì non fai concordia; Chi è colui, che di te si ricorde (13) In morte (14), dove è loco di discordia? VI. Le tue orecchie, io prego, non sien sorde Alli sospiri del mio cor, che geme; E per dolore se medesmo morde.

« ZurückWeiter »